COME SONO SCHIERATI I PARTITI POLITICI FRANCESI SUL TEMA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE?
PARTITI SENSIBILI AL TEMA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE

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Renaissance, l'ex (République En Marche, LREM): è il partito del presidente Emmanuel Macron. Di solito, il partito è impegnato a favore di politiche ambientali e azioni contro il cambiamento, anche se molti attivisti criticano il presidente Macron, accusandolo di fare una politica verde di facciata, senza attuare poi delle riforme concrete.
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Europe Écologie-Les Verts (EELV): Questo è il principale partito verde in Francia ed è chiaramente orientato verso politiche ambientali e la lotta contro il cambiamento climatico. La leader politica è Marine Tondelier.
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France Insoumise: Un partito di sinistra che generalmente sostiene politiche ambientali e azioni contro il cambiamento climatico, ma potrebbe differire su specifiche approvazioni o approcci.
PARTITI MENO SENSIBILI AL TEMA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE

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Rassemblement National (RN): Un partito di estrema destra che potrebbe avere posizioni più scettiche sulle politiche ambientali, concentrandosi maggiormente su temi come l'immigrazione e la sovranità nazionale. Partito politico fondato nel 1972 da Jean-Marie Le Pen, che ne è stato leader e figura centrale indiscussa fino alle sue dimissioni avvenute nel 2011, a seguito delle quali è diventata presidente la figlia Marine Le Pen. Dal 2022 il presidente è Jordan Bardella.
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Les Républicains (LR): Questo partito di centro-destra può avere posizioni variegate sulla questione climatica. Alcuni membri potrebbero sostenere politiche più ambientaliste, mentre altri potrebbero essere più orientati verso politiche economiche.
Com'è la situazione climatica in Francia?
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Il problema del surriscaldamento globale in Francia sembra molto critico. Secondo quanto riportato dalla giornalista Alessia Capasso: La Francia "si arrende" ai cambiamenti climatici. "Impossibile restare entro i limiti di +2C". Tanto che Parigi si prepara ad un aumento di temperature di oltre 4 gradi. Infatti, il Consiglio nazionale per la transizione ecologica ha approvato un documento in cui dichiara che il Paese si preparerà a un riscaldamento globale fino a +4°C nella Francia continentale. Francia quasi che sembra arrendersi a quelli che sono i cambiamenti climatici. Come riportato dal quotidiano Libération, il ministro francese della transizione ecologica Christophe Bechu propone un piano per mantenere la soglia del riscaldamento globale da qua alla fine del secolo di +3°C. rispetto al periodo pre-industriale.
Secondo il senatore Ronan Dantec, realisticamente la temperatura media globale aumenterà di circa +3°C da qua al 2100 e l'obiettivo di rimanere sulla soglia del +1,5/2°C come alla firma dell'Accordo di Parigi è qualcosa di inverosimile e irrealizzabile.
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