ANTONIO STIVALA

Qual è il suo pensiero sul riscaldamento globale? E Quanto è urgente combatterlo?
Più che dare un pensiero voglio riportare alcuni dati: nel 2023 ci sono stati ben 500 eventi estremi. Tra grandine, bombe d'acqua e siccità. Eventi che hanno avuto un incremento del 64% rispetto al 2022.
Caso emblematico è stato l'alluvione dello scorso maggio in Emilia Romagna. Una devastazione che ha causato 17 morti e danni per 10 miliardi di euro, con conseguenze negative per diversi settori produttivi, con maggiori ripercussioni negative per l'agricoltura.
Basterebbe solamente questo per capire che il tempo che abbiamo a disposizione è limitato. In un periodo storico dove gli eventi metereologici stanno aumentando d'intensità e di frequenza, è necessario far partire una seria transizione ecologica che non sia unicamente di facciata ma ricca di contenuti al fine di poter invertire la rotta.
Secondo lei, l'Italia si sta muovendo bene per contrastare questo fenomeno? E qual è il pensiero del suo partito in particolare?
In Italia siamo formidabili per gestire le situazioni di emergenza come i post alluvioni, con un sistema d'intervento composto da molti volontari che sono sempre in prima linea quando si tratta di aiutare. Siamo meno bravi invece, quando si tratta di spendere le risorse che abbiamo a disposizione per prevenire o quanto meno limitare le calamità naturali o per attuare una seria transizione ecologica come dicevo prima.
Tuttavia, credo che tra le priorità dell'attuale governo, non ci sia quello della transizione ecologica. Le riforme che vengono emanate sul tema vengono varate principalmente per percepire i fondi del PNRR, senza però che a queste venga dato un seguito concreto. Questo tema dovrebbe essere uno dei punti principali sull' agenda dell'attuale governo.
Il mio partito (PD) ha sempre dimostrato serietà e particolare attenzione sul tema e crede che il riscaldamento globale rappresenti un vero problema. Altri partiti, invece, purtroppo reputano che sia solo una perdita di tempo o addirittura qualche esponente nega il riscaldamento globale e tutti i problemi che genera.
In questo momento, il Partito Democratico in Italia siede nei banchi della minoranza, ma cerca comunque di dare il suo contributo su questo tema. In particolare, per la legge di bilancio 2024 erano stati presentati oltre 60 emendamenti, molti dei quali però non sono passati. Queste proposte erano soprattutto a sostegno degli agricoltori che volevano attuare la conversione ecologica, altre prevedevano il rimboschimento e altre ancora prevedevano l'attivazione di misure per contrastare la crisi idrologica. Credo che la bocciatura di questi emendamenti rappresenti un' occasione persa per l'Italia.
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Si dovrebbe attuare un'educazione maggiore su questo tema? Secondo lei, c'è ancora la speranza di uscire da questa crisi climatica?
Nel rispondere a questa domanda, voglio citare un estratto del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella : "Rispetto allo scenario in cui viviamo, i giovani si sentono fuori posto... disorientati se non estranei a un mondo che non possono comprendere e di cui non condividono andamento e comportamenti. Un disorientamento che nasce dal vedere un mondo che disconosce le loro attese. Debole nel contrastare una crisi ambientale sempre più minacciosa".
Questo discorso fa capire ancora una volta che nel paese, le nuove generazioni, sono più avanti delle istituzioni che lo governano. Ad evidenziare questo, è un lungimirante Presidente della Repubblica di 82 anni.
Quindi sì, la speranza c'è ed è riposta nei giovani che hanno compreso il pericolo ben più che gli adulti.
Chi adesso deve scendere in campo e giocare la propria partita è la classe dirigente, e il governo in particolare, ricordandosi che di pianeta ne abbiamo uno soltanto e va preservato e tutelato per le generazioni future.