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Problemi legati all'agricoltura

Image by Jan Kopřiva

Il riscaldamento globale in Francia ha portato a una crisi idrica senza precedenti. Chiaramente i settori che risentono maggiormente di questo sono l’agricoltura e la pesca.

Qual è il piano della Francia per risollevare l’agricoltura?

Marc Fesneau, ministro dell'Agricoltura francese, intervistato dal quotidiano La Libération, spiega la filosofia del nuovo piano "Ecophyto 2030". Il piano viene annunciato, ovviamente, per contrastare il fatto che la Francia è rimasta per più di un mese senza pioggia. Il ministro spiega che per adattarci, dobbiamo lavorare su diversi aspetti: cambiare la rotazione delle colture, semplificare la lavorazione del terreno, sviluppare una rete di siepi e di riserve d'acqua e fare ricerca su varietà più economiche e resistenti. Nel fare questo, dobbiamo chiaramente sostenere gli agricoltori e l'industria in questi cambiamenti. Egli spiega anche come sia importante mantenere un equilibrio, cioè se l'obiettivo è ridurre l'uso dell'acqua del 25%, non sarà il 25% per tutti, perché alcune aree avranno bisogno di irrigazione e altre meno. È chiaro che la traiettoria non può essere "faremo come prima", ma non può nemmeno essere "non prenderemo più acqua dalle regioni".

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Problemi legati alla pesca

Image by Greysen Johnson

La pesca anche ovviamente è uno dei settori più colpiti dal riscaldamneto globale. Secondo quanto riportato dal quotidiano Var Matin : “La pesca si apre sotto il segno della siccità”, già il titolo fa capire le numerose difficoltà che i pescatori devono affrontare. Con l’aumento delle temperature e con la mancanza di precipitazioni, soprattutto i fiumi hanno subito un forte calo dei livelli di riproduzione durante l'estate. Questa "riduzione della popolazione ittica” ha fatto si che siano stati istituiti sempre di più percorsi di pesca “No Kill” che consistono a pescare il pesce e rimetterlo poi in acqua. Questa tecnica è notoriamente usata dai pescatori sportivi ma poco interessa ovviamente a quelli ce non pescano per sport ma per catturare il pesce. Tanto che Grégory Bertin, responsabile dello sviluppo della pesca, dichiara che la pressione della pesca non fa del male alla popolazione ittica dei fiumi, ma bensì la mancanza d’acqua; invitando il governo a prendere delle contro-misure maggiore sul riscaldamento globale e sulla siccità più che contro la pesca.

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