top of page

Siccità e aumento delle temperature

Image by Muhammad Numan

Dopo un anno di siccità intensa, diffusa e prolungata nel 2023, la situazione in Francia è di grande preoccupazione.

In un articolo pubblicato dal quotidiano francese Le Figaro, si sottolinea che l'inverno 2023 è stata la quinta stagione consecutiva caratterizzata da un deficit di precipitazioni e da temperature superiori alla media. Ma il dato che appare ancora più preoccupante è quello relativo al deficit pluviometrico, in quanto il quotidiano riporta anche che i mesi di dicembre 2022, gennaio e febbraio 2023 sono stati soprattutto segnati da una siccità di durata senza precedenti, con 32 giorni consecutivi senza precipitazioni significative (cioè meno di 1 mm in media) tra il 21 gennaio e il 21 febbraio 2023.

Si è trattato del più alto numero di giorni senza pioggia registrato dal 1959.

La regione dell'Herault sta vivendo una situazione simile quest'anno: a fine dicembre, i valori delle risorse idriche erano identici a quelli del 23 agosto 2023, a causa della mancanza di ricarica idrica. Le poche piogge di novembre e inizio dicembre hanno temporaneamente mantenuto l'idrologia di alcuni fiumi dell'est del dipartimento, come il Vidourle, il Lez-Mosson, l'Or e l'Hérault a monte.

Come riportato dal quotidiano Ouest France, dopo un anno di grave siccità nel 2022, le abbondanti piogge della fine del 2023 che hanno toccato pressoché tutta la Francia sono state una manna dal cielo.

L'ondata di piogge intense che ha colpito in particolare la regione di Fougères da ottobre è una buona notizia per il suolo, in quanto le abbondanti precipitazioni degli ultimi tre mesi hanno ricostituito le riserve, dopo un anno di grave siccità nel 2022, in particolare durante l'estate, quando la regione ha rischiato di rimanere senza acqua potabile.

Questi risultati sono ancora più sorprendenti se si considera appunto che l'inizio del 2023 è stato molto secco, con quasi nessuna pioggia a febbraio. Tuttavia, le precipitazioni dell'autunno e dell'inizio dell'inverno hanno più che compensato questo deficit. 

Tutto ciò dopo un lungo periodo di preoccupazione, poiché dall'estate del 2022 i livelli delle falde acquifere sono rimasti più bassi del normale.

Ricordiamo quanto scritto da Le Figaro il 14/03/2023 a proposito dell'allarme sui livelli delle falde acquifere  prima dell'estate scorsa. Il giornale spiegava che, a causa di una ricarica molto insufficiente durante l'inverno 2022-2023, c'era il rischio concreto di una carenza d'acqua in molte regioni e che il ministro della Transizione ecologica, Christophe Béchu, aveva già invitato i prefetti a imporre restrizioni, sottolineando che 700 comuni avevano già avuto problemi di acqua potabile nell'estate del 2022.

Questa situazione aveva ovviamente obbligato il prefetto, Bernard Gonzalez, a porre il dipartimento delle Alpi Marittime in stato di allerta siccità a partire dal 9 marzo 2022. E un anno dopo nel marzo 2023, il governo aveva dovuto annunciare l'imminente introduzione di nuove restrizioni: questa volta, il dipartimento delle Alpi Marittime era stato posto direttamente in allarme siccità.

La crisi idrica in questi anni, non ha riguardato solo le Alpi Marittime, come spiegato dal quotidiano Ouest France infatti non è stato colpito solo il sud della Francia da questa crisi, ma anche il nord. In particolare, il giornale francese ha focalizzato l'attenzione su Saint Malo e sulle dichiarazione rilasciate da Bérangère Hennache, responsabile della tutela delle risorse idriche, il quale ha dichiarato che "Miracolosamente" si è sempre evitato di rimanere senz'acqua.

Per questo motivo, il rischio di siccità per la prossima estate non è remoto. Al contrario, il presidente del sindacato del bacino di Couesnon vuole rimanere cauto, dichiarando che "È paradossale con tutte queste piogge, ma non possiamo predire nulla", avverte. Se non piove in primavera, la situazione sarà complicata. Nonostante le piogge degli ultimi mesi abbaino evitato il peggio, la situazione in Francia resta sempre da monitorare.

bottom of page